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FREE TO CHOOSE

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Avviato a febbraio 2017 e concluso a luglio 2019, il progetto Ue Free to Choose si è proposto di superare in modo innovativo gli stereotipi di genere che ancora condizionano le scelte di ragazze e ragazzi nella costruzione del proprio percorso formativo e lavorativo.

Cofinanziato dal Programma Justice della Commissione Europea, con oltre 640 mila euro di budget complessivo, il progetto è durato 30 mesi coinvolgendo 5 Paesi tra Italia, Slovenia, Spagna, Portogallo e Cipro, e 10 tra enti e organizzazioni: Cooperativa sociale Itaca (ente capofila del progetto), IRES FVG, Regione Friuli Venezia Giulia Assessorato al Lavoro, Istruzione, Politiche giovanili e Pari opportunità, Università di Modena e Reggio Emilia per l’Italia, e poi Mcbit e Nefiks (Slovenia), Opcionate e Università di Valencia (Spagna), Apload (Portogallo) e Migs (Cipro).

Com’è nata l’idea progettuale? In Europa, come anche in Italia e in FVG, sono ancora poche le ragazze che scelgono studi o professioni a carattere scientifico, tecnologico, di ingegneria o matematica (“STEM”) e molto bassa è la percentuale di maschi inseriti nell’area educativa e socioassistenziale. Free to Choose è partito da qui, basandosi sull’analisi dei dati europei, nazionali e regionali da cui emerge da un lato l’aumento della partecipazione femminile al mondo del lavoro e l’incremento del numero di laureate, ma dall’altro la persistenza di differenti opportunità di occupazione, crescita professionale e retribuzione. Tra le molteplici cause, un ruolo importante è giocato dalla presenza di stereotipi di genere che pesano nelle fasi di scelta dei percorsi formativi, nelle fasi di transizione verso il lavoro e nelle opportunità occupazionali future.

Quali sono gli obiettivi? Free to Choose si è proposto di promuovere un cambiamento culturale che, attraverso un approccio innovativo e coinvolgente, analizzi, riconosca, comprenda e affronti gli stereotipi di genere presenti nel lavoro, nella formazione e nell’orientamento. L’obiettivo del progetto è rendere consapevoli giovani e adulti di quanto gli stereotipi di genere possano influenzare e limitare le scelte e le opportunità formative e professionali. In questa prospettiva FTC si articola in più fasi, che prevedono un confronto europeo sugli stereotipi di genere nel lavoro e nella formazione, la successiva creazione (attraverso un’analisi sociologica) di uno strumento innovativo utile nelle fasi di orientamento formativo e professionale per supportare operatori e giovani nel riconoscere lo stereotipo di genere e superarlo. Lo strumento, che sarà disponibile on line e si baserà su un approccio ludico, sarà sperimentato contemporaneamente in tutti i Paesi coinvolti prima di poter diventare un modello e una buona prassi.

A chi si rivolge? Destinatarie sono le  giovani generazioni, tra i 16 e i 29 anni, ma anche gli adulti-chiave che operano nel sistema della formazione e dell’orientamento (educatori, mentor, tutor e docenti) che svolgono un ruolo importante nelle fasi di orientamento e transizione tra formazione e lavoro.

I deliverables di progetto: il sito non è più attivo, ma è possibile scaricare alcuni deliverables –> qui.

Il follow up di progetto: l’IRES FVG sta continuando a promuovere e diffondere la metodologia game based learning nel’ambito della formazione, inoltre il gioco Free to Choose è stato inserito  dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nel Catalogo regionale dell’Orientamento rivolto alle scuole e ne abbiamo tratto un articolo di presentazione pubblicato sulla rivista Quaderni di Orientamento n.54.

Per informazioni e per sessioni formative di gioco potete contattare: cristini.c@iresfvg.org.